Minori, famiglie e rete: come mantenere la vicinanza a distanza. La gestione dei colloqui e dei processi di comunicazione

 
  • Presentazione
  • L’esperienza vissuta durante la pandemia COVID 19, in cui siamo tuttora immersi e il cui impatto traumatico ci accompagnerà per parecchio tempo, ci ha permesso di riflettere sulla fondamentale importanza delle relazioni e dei processi di comunicazione. La possibilità di far fronte al lockdown e al distanziamento sociale utilizzando la tecnologia ci ha consentito di esplorare, con maggior consapevolezza, le potenzialità di nuovi strumenti e delle diverse piattaforme. Le pratiche dialogiche, così come interpretate da DPC&M (Dialogical Practice Coaching and Mindfulness) e la comunicazione non violenta di Rosemberg si sono dimostrati efficaci, validi e decisivi supporti per lo sviluppo di una comunicazione relazionale a distanza con operatori, famiglie, minori e stakeholder. In questo periodo non abbiamo rinunciato a vederci, seppur a distanza, anzi i contatti istituzionali e non, sono aumentati. Social distancing e smart working hanno posto le basi per un nuovo tipo di relazione e comunicazione con colleghi, famiglie, minori e reti che combina elementi di virtualità e fisicità, una relazione denominata “phygital.” Infatti, se la relazione digitale ci ha accompagnato nel periodo di lockdown, è verosimile che alcuni aspetti di questo nuovo modo di rapportarci con le persone si consolideranno anche nella ripartenza e nella prossima “nuova normalità”. Diviene quindi importante osservare e comprendere come cambiano i pesi della comunicazione nella nuova relazione “phygital”, in modo da riuscire a comunicare in modo efficace e coinvolgente anche in un contesto dove la componente digitale resterà forte. Chi comunica in videocall dovrà infatti in primo luogo tenere presente che gli interlocutori dall’altra parte della webcam sono sottoposti ad una quantità di stimoli nettamente superiore rispetto a quando la comunicazione avviene in presenza, con una notevole riduzione della capacità di attenzione. Risulta quindi evidente come la comunicazione a distanza, per essere efficace, ha bisogno di essere avviata e mantenuta tenendo presenti le specificità delle piattaforme digitali. Quali sono i nuovi pesi di verbale, paraverbale e non verbale in un contesto “phygital?” Ci sono piccoli trucchi che garantiscono grandi risultati? Come adattare le proprie modalità di storytelling al nuovo contesto? Questi alcuni degli aspetti affrontati dal corso, strutturato in modo da offrire tutto il supporto necessario alle reti e alle organizzazioni complesse ma anche agli operatori che sentono il bisogno di formarsi su tecniche e regole della comunicazione a distanza. Il corso offre una formazione di base alla gestione dei processi di comunicazione relazionale a distanza sia nella quotidianità che nei colloqui con famiglie, genitori e/o giovani e bimbi di tutte le età e con i diversi attori della rete.
  • Descrizione
  • Il corso esplorerà gli ostacoli e le difficoltà della comunicazione a distanza e cercherà di sviluppare la propria capacità di trarre il massimo vantaggio dai colloqui e interventi. A tal fine si offriranno strumenti operativi come: esplorare le preoccupazioni, i dialoghi aperti, i dialoghi riflessivi, i dialoghi dal futuro, i world caffè, Early Open Cooperation.
  • Obiettivi
  • - Scoprire le potenzialità e difficoltà della comunicazione relazionale a distanza; - Come migliorare la propria consapevolezza comunicativa; – Analizzare, con esempi concreti, i diversi modi in cui si realizza la comunicazione a distanza e le differenze con la comunicazione in presenza; – Come saper ascoltare in modo generoso, profondo e attento; – Come esprimere il proprio punto di vista e come ascoltare i diversi punti di vista passando dall’empatia all’exotopia; – Avere consapevolezza del proprio stile di comunicazione, più o meno efficace, e come identificare lo stile dei partecipanti in reazione alle loro difficoltà e resistenze; – Saper comunicare in modo chiaro ed efficace anche quando l’altro si comporta in modi inaccettabili; – Saper gestire e trasformare i conflitti e le forti resistenze di minori, utenti, famigliari di utenti, colleghi , componenti della rete. Gli utenti possono essere famiglie, genitori, giovani e bimbi di tutte le età. – Imparare a scoprire e comprendere i bisogni impliciti dell’utente, senza confonderli con le varie soluzioni inaccettabili. – Saper utilizzare in modo efficace gli strumenti dialogici per trovare delle soluzioni "vinci-vinci".
  • Crediti di studio
  • 1 ECTS
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